La teoria del Big Bang

In cosmologia, la Teoria del Big Bang è la teoria scientifica predominante, la quale afferma che l'Universo abbia avuto un inizio, infatti il Big Bang riguarda i primi istanti dell'Universo e la sua forma. I fondamentali di questa teoria affermano che l'osservazione di galassie, che appaiono allontanarsi l'una dall'altra, può essere combinata con la teoria della relatività generale, per estrapolare le condizioni dell'Universo primordiale. Questo porta alla conclusione che, andando indietro nel tempo, l'Universo diventa sempre più caldo e denso.

Molto spesso si fanno affermazioni riguardo al Big Bang e all'espansione dell'Universo che in realtà sono false. Occorre perciò fare alcune precisazioni:

  1. L'universo al momento del Big Bang non è esploso nello spazio, ma il Big Bang ha creato lo spazio. Tutto lo spazio osservabile, oggi o in futuro, era allora raccolto in un unico "punto infinitesimo". Perciò il Big Bang è avvenuto "ovunque", non in un singolo punto dello spazio.
  2. La velocità relativa di due oggetti cosmici distanti può superare la velocità della luce: in questo caso non è la materia a muoversi a velocità superiore rispetto a quella della luce (eventualità negata dalla teoria della relatività), ma è lo spazio a dilatarsi.
  3. La luce delle galassie remote è rossa perché lo spazio si dilata e non per effetto Doppler (si veda redshift cosmologico)
  4. È formalmente impossibile per la Fisica accedere ad eventi antecedenti un tempo di Planck dopo il Big Bang (5.391 × 10-44 s). Accettare il Big Bang significa accettare l'impossibilità di conoscere cosa è accaduto prima (Nei modelli cosmologici derivati dalla teoria delle stringhe e dalla teoria del Big Bounce è possibile indagare alcuni aspetti degli eventi "antecedenti" al Big Bang. La teoria delle stringhe non ha prodotto ancora una singola predizione, ne ha mostrato come possa essere falsificata, quindi non può essere accettata per ora come teoria scientifica).
  5. La distanza tra la mia testa e i miei piedi non si dilata, così come distanza corrispondente a scale più piccole delle dimensioni degli ammassi di galassie (circa 10 Mpc) perché l'espansione di cui stiamo parlando deriva dalle equazioni di Einstein della Relatività Generale qualora si assumano omogeneità ed isotropia della materia (dell'energia), e tale ipotesi è soddisfatta, per l'Universo, solo su larga scala (appunto sulla scala degli ammassi di galassie).


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