Così il buco nero inghiotte la stella

Gli stessi astronomi dicono che non hanno visto nulla di simile prima. E infatti le lenti degli studiosi di tutto il mondo sono puntate addosso a GRB 110328A, l'esplosione più violenta ed enigmatica mai osservata. La Nasa ha dirottato gli occhi di ben tre telescopi (Hubble, Chandra e Swift)  verso la costellazione del Dragone, per studiare un'emissione di raggi gamma fuori dal comune. Secondo le prime ipotesi sarebbe dovuta ad una stella che si è avventurata troppo vicino a un buco nero, quello al centro della propria galassia (che dista 3,8 mliardi di anni luce dalla terra), ne è stata risucchiata e disintegrata. I gas continuano a cadere nel buco nero proiettando lungo il suo asse di rotazione un'emissione variabile di raggi gamma. Solitamente i gamma ray bursts (GRB, esplosioni di raggi gamma) sono il segnale dell'esplosione di stelle massiccie ma durano solo poche ore, mentre il primo avvistamento di GRB 110328A, da parte del telescopio Swift, risale a più di una settimana fa
(a cura di Matteo Marini)


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