Dalla fantascienza alla realtà: come deviare un asteroide

L’impatto del meteoroide nei cieli della città russa di Cheljabinsk, che ha prodotto un’onda d’urto che ha danneggiato più di 3.000 edifici e causato ferite più o meno gravi a quasi 2.000 persone, ed il contemporaneo passaggio a distanza ravvicinatissima (27.600 km) di un piccolo asteroide (2012 DA14) delle dimensioni di una cinquantina di metri
hanno ravvivato l’interesse dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) verso un pericolo assai remoto ma che, se dovesse mai accadere, potrebbe causare seri danni a uomini e cose.
Il monitoraggio dei NEO (Near-Earth Objects) è diventato una delle priorità della NASA da ormai 20 anni e sembra che anche l’ESA cominci ad interessarsi seriamente a questo problema. L’aumentata capacità di scoprire asteroidi sempre più piccoli con telescopi dell’ultima generazione e calcolarne le orbita in tempo reale per un numero sempre maggiore ha messo anche in evidenza che il loro numero è molto grande. Si stima che i NEO con dimensioni superiori al centinaio di metri siano più di 150.000, a tutt’oggi conosciamo le orbite di circa 10.000 di questi oggetti. Degli altri sappiamo che esistono ma non sappiamo dove si trovino.

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