Il lungo giorno di Rosetta. Così l'Europa sbarcherà sulla cometa

Tutto pronto per la discesa del lander Philae sul nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Un'operazione molto delicata e mai compiuta in tutta la storia dell'esplorazione spaziale


L'ABBIAMO rincorsa, spiata da vicino, e adesso è il momento di toccarla. La cometa  67P/Churyumov-Gerasimenko è infatti "a portata di sbarco" per la missione Rosetta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Siamo al momento della verità, dopo i dieci anni di viaggio di una delle missioni spaziali più ambiziose della storia. Rosetta, che da agosto sta "scortando" la cometa, domattina sgancerà il lander Philae, un modulo automatico che andrà a posarsi sulla superficie del nucleo cometario. La discesa, che durerà quasi sette ore, è stata pianificata nei minimi dettagli dal team scientifico e dal controllo missione dell'European Space Operation Centre (ESOC) di Darmstadt. L'intera operazione è una delle più complesse mai tentate storia dell'esplorazione spaziale: Rosetta si trova infatti a oltre 500 milioni di chilometri da noi, e i comandi inviati dalla Terra impiegano quasi mezz'ora per raggiungere la sonda. Ciò significa che è impossibile guidare "in diretta" la discesa, e quindi Philae dovrà cavarsela da solo fino al sito di atterraggio. E' la prima volta nella storia che un congegno costruito dall'uomo sbarca sul nucleo di una cometa. Con un po' di fortuna, avvisano gli scienziati, Philae concluderà questo "accometaggio" con successo e inizierà a raccogliere dati fondamentali per studiare le comete, considerate dei preziosi testimoni della formazione del Sistema Solare.

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Il video

Ecco il primo selfie di Rosetta dalla cometa. Lander in bilico, un braccio per raddrizzarlo

 

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